Madri di noi stesse in tempi di incertezza e cambiamento

Il nostro mondo è cambiato drasticamente in poche settimane. Sembra che in questo momento l’umanità stia sperimentando un reset globale.

Una situazione di emergenza come questa ci porta a fermarci. Ci chiama a pensare a noi stessi come ad una collettività, a riflettere sui valori che costituiscono il nostro mondo e su quello che non funziona. 

Ci chiede anche di sederci per un po’ nell’ignoto. Nel non sapere quanto durerà tutto questo, quando potremo riabbracciare i nostri cari, che impatto avrà tutto questo nelle nostre economie, come sarà il dopo….

Tutto questo ci crea disagio? Ci provoca ansia, ci fa in alcuni momenti paura?
Sì, certo. 
E’ naturale, è umano.

Eppure questo momento di pausa “forzata”, non è solo negativo, può rappresentare quella pausa che tanti di noi, più o meno inconsciamente, desideravamo. Per riposarci, per generare qualcosa di nuovo, per creare un mondo e una vita più in equilibrio. 

“Yin e yang, maschio e femmina, forte e debole, rigido e tenero, cielo e terra, luce e oscurità, tuono e lampo, freddo e calore, bene e male… l’interazione di principi opposti costituisce l’universo.” Confucio

In questo momento, in cui milioni di noi nel mondo devono rimanere a casa per un periodo di tempo indefinito abbiamo l’opportunità di esplorare ed attingere a quei valori femminili, troppo a lungo svalutati e sommersi dai valori maschili del nostro mondo produttivo e razionale.

Valori femminili come il riposo, l’intuizione, la saggezza del corpo, il nuovo rapporto con il tempo, il seguire i nostri ritmi, il nutrimento del corpo e dell’anima, il valore della lentezza e della pazienza, la semplicità, la verità, l’integrità, la profondità, la consapevolezza, l’abbraccio dell’ignoto, la calma e la ricettività. 

Quali sono i modi in cui possiamo rallentare e incarnare profondamente questi valori nel quotidiano?
Ora è la nostra occasione di vivere veramente in quel nuovo paradigma che molti di noi hanno desiderato.

Ma il cambiamento può scatenare paura, e destabilizzare quel bambino interiore che c’è in noi. 

È normale, in tempi come questi, che si provino sentimenti di panico o di impotenza, sentimenti che a volte emergono dalla nostra stessa infanzia; ed è naturale che la situazione attuale, offuscata e incerta, stimoli il nostro sistema nervoso a “reagire” o a “difendersi”.

Prendere coscienza di questi sentimenti interiori e abbracciarli può aiutarci enormemente.

Di seguito vi descriverò una pratica per attivare l’archetipo della Madre interiore (archetipo femminile che appartiene alle donne quanto agli uominI) per prenderci cura di noi stesse e delle nostre parti vulnerabili, in questo delicato momento di passaggio. Questo ci aiuterà a sentirci più sicure e meno ansiose nel navigare questi tempi.

La Morse Ilustradora
La pratica

Questa pratica si svolge in 3 passaggi: 
Fai una pausa cosciente – Nota – Offri nutrimento e cura. 

1) Fai una pausa cosciente:
Siediti in un posto tranquillo per alcuni minuti, se abiti con altre persone, chiedi se possibile di non venir interrotta per 10 o 15 minuti. Senti il corpo appoggiato sulla sedia, le piante dei piedi a terra. 

Porta l’attenzione al tuo respiro e ascolta com’è la tua respirazione in questo momento, mantieni l’attenzione sul tuo inspiro – la pausa dopo l’inspiro – l’espiro – la pausa dopo l’espiro… per un paio di minuti. Se dovessi distrarti e ritrovarti immersa nei tuoi pensieri, semplicemente prendine atto e poi torna ad ascoltare il tuo respiro.

2) Nota:
Dopo essere entrata in contatto con il tuo respiro, nota ora cosa sta succedendo alla tua bambina interiore (uso il femminile ma questa pratica è valida anche per gli uomini). 

Come sta la bambina dentro di te?

Potresti notare una sensazione di panico di fondo, una narrazione interiore negativa, o una sensazione di essere intrappolata, impotente o di non essere al sicuro.

3) Offri nutrimento e cura:
Rivolgiti alla tua bambina interiore angosciata o spaventata. 
Questo è il momento in cui essere la sua madre interiore, portando una sincera e amorevole curiosità a lei e a ciò che sta provando in questo preciso momento.

Ti invito a portarle coscientemente nutrimento, rassicurazione, tenerezza, calma e gentilezza, proprio come faresti con un bambino o con un figlio in difficoltà.

Puoi dirle qualcosa come: “Sono qui con te, piccola mia. Vedo che in questo momento hai paura, il che è naturale e normale, visto quello che stai passando. Sono qui con te per tenerti al sicuro. Va tutto bene adesso”. 

L’incertezza di questo tempo è reale. E più riusciremo ad essere madri di noi stesse più riusciremo ad essere di supporto per i nostri cari e per chi ci circonda.

Più riusciremo ad attingere a una calma interiore profonda, più saremo preparate, capaci di carpire i grandi insegnamenti che questa situazione inevitabilmente porta con sé e ad applicarli alla nostre vite.  

Questo è anche il miglior regalo che possiamo offrire ai nostri figli e a chi ci circonda.

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