Per un Natale di connessione
Natale…
Questo periodo dell’anno per chi è genitore può essere gioioso, divertente ma anche stressante e caotico.
In questo articolo esploriamo alcuni promemoria che possono aiutarci a rendere le cose un pò più semplici in famiglia, e ad “usare” questo tempo speciale dell’anno per connetterci con noi stessi, i nostri figli e le persone che amiamo, regolando il nostro sistema nervoso.
1) Rallenta. Rallenta il più possibile.
Più andiamo di fretta, più il nostro sistema nervoso e quello dei nostri figli tenderanno ad essere in una risposta di “lotta o fuga”. Ovvero arrabbiarsi e sbottare al primo motivo di disagio, o ritrarsi di fronte al conflitto, o alla situazione stressante. Il periodo delle feste è un ottimo momento in cui rivedere le proprie priorità, scegliere le più importanti e lasciar andare il resto.
2) Prenditi il tempo di guardare i tuoi figli negli occhi.
Quando facciamo le cose di fretta il nostro sguardo è verso il basso, con una visione “a tunnel”, orientarci verso i loro occhi, con uno sguardo dolce e amorevole, può aiutare noi a rallentare, ad entrare nel qui ed ora e a dar loro un senso di sicurezza.
3) Prenditi il tempo per dedicare ai tuoi bambini alcuni minuti al giorno di attenzione totale, non divisa.
“Ho 10 minuti solo per te, amore, cosa vorresti che facessimo insieme?”. Farlo con ogni bambino di tanto in tanto può essere un punto di svolta nel vostro rapporto, creando fiducia e connessione tra di voi.
4) Ricorda che i tuoi figli stanno facendo del loro meglio ogni giorno, proprio come te, e che non si stanno comportando “male” di proposito.
A loro non piace comportarsi in modo spiacevole, se lo fanno, è perché sta succedendo qualcosa nel loro mondo esterno o interno… riconoscerlo aiuta ad essere più pazienti e compassionevoli nei loro confronti e a cercare la “causa” dietro il comportamento.
5) Ricorda che i pranzi di Natale, i giochi e i divertimenti con gli amici e la famiglia possono anche essere “troppo” per un bambino, il quale potrebbe aver bisogno di piangere e strillare ogni tanto per lasciar andare lo stress e rilassarsi.
Potrebbe piangere per un regalo che non ha ricevuto, o perché dovete andare via da un posto che ama, o ancora perché gli dai la tazza blu invece di quella viola.
Non importa il motivo apparente per cui sta piangendo, ricorda che se lo fa è perché il suo corpo ha bisogno in quel momento di tornare all’equilibrio e all’omeostasi.
Non è perché sta cercando di manipolarti, o perché è “cattivo”.
I bambini NON sono piccoli adulti, il loro sistema nervoso è ancora incapace di auto-regolarsi.
Tutto ciò di cui hanno bisogno nei momenti di “crisi” è: presenza, se possibile contatto visivo, riconoscimento di ciò che sta accadendo e una voce dolce e amorevole che li rassicura che è lì per loro.
6) Ricorda che anche tu sei umana/o e che a volte potresti sentirti stressata/o e sopraffatta/o.
Quando ciò accade (o prima che accada), ti invito a fermarti e fare qualche respiro profondo, un’altra cosa che puoi fare e dondolare da un lato all’altro. Sì hai letto bene, questo “cullarti”, aiuta il tuo sistema a calmarsi.
E se “sbagli”, se fai o dici qualcosa di cui poi ti penti, va bene. Riconosci ciò che senti ma non fermarti troppo a giudicarti, nessuno è perfetto, tanto meno nel campo della genitorialità. E’ importante, però, riparare, dicendo che hai sbagliato e chiedendo scusa al tuo bambino, o spiegandogli quello che senti. In questo modo il momento di conflitto e rottura può diventare una preziosa occasione in cui fortificare ancora di più il vostro rapporto.
7) Ricorda che sei tu l’adulto da cui il tuo bambino cerca aiuto e conforto.
Sei tu la sua guida, la sua bussola, il suo porto sicuro. Questa oltre ad essere una grande responsabilità può essere la più appagante delle sensazioni. Motore per una crescita costante.
8) Questo è anche il tempo dell’anno in cui tornare tutti un pò bambini. Attraverso le favole, la magia, i regali, gli occhi meravigliati e carichi di eccitazione dei tuoi figli, il gioco, il buon cibo… Lascia che tutto questo ti nutra. In profondità.
Entrare in relazione intima e sicura con un altro essere umano, è capace di disattivare le nostre risposte allo stress e riportarci in uno spazio di risonanza ed equilibrio.
Il mio augurio è che queste feste siano un momento in cui poter rallentare insieme, riunirci e praticare la meravigliosa danza della connessione. Quella sintonizzazione emotiva che ci permette di “sentirci” e di “sentire l’altro” da dentro.
Non c’è nulla di più importante che possiamo regalare a noi stessi e ai nostri figli.
Buone feste!
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