COS’E’ LO STRESS
Prima di tutto sfatiamo un mito: lo stress non è necessariamente una cosa “cattiva”. In realtà il nostro corpo è progettato per essere sottoposto ad una certa dose di stress, che altro non è che la normale risposta del nostro Sistema Nervoso Autonomo (SNA) al cambiamento o alla percezione di una sfida.
Se preso a piccole dosi lo stress è un buon alleato, ci dà un’iniezione di energia, togliendoci dall’apatia delle nostre abitudini quotidiane e permettendoci di sviluppare le nostre competenze e la nostra creatività. Diventa un nemico quando ce n’è troppo, o è protratto a lungo: quando la sfida supera le risorse disponibili della persona, o quando questa passa da un compito ad un altro, da una situazione stressante ad un’altra, senza un adeguato periodo di riposo e rigenerazione tra essi. In quel caso il sistema può restare “bloccato” nella risposta allo stress e perdere la naturale capacità di muoversi naturalmente tra un ramo e l’altro del sistema nervoso autonomo, con conseguenze dannose per la salute.
COS’E’ IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO
Il sistema nervoso autonomo (SNA) controlla la maggior parte delle attività involontarie del corpo, comprese le funzioni essenziali per la sopravvivenza come la circolazione, la respirazione, la digestione, il metabolismo, la veglia e la mobilitazione, il sonno e la rigenerazione, e altre ancora.
Il suo obiettivo è sempre quello di assicurare la sopravvivenza dell’organismo attraverso costanti adattamenti alle condizioni mutevoli, sia interne che esterne. Un imperativo biologico troppo importante per essere lasciato al caso o al controllo volontario.
Secondo la teoria polivagale di Stephen Porges, il sistema nervoso autonomo è composto da 3 branche: il Sociale, il Simpatico e infine il Parasimpatico. Questi tre sistemi, che ricoprono specifiche funzioni fondamentali per la salute dell’organismo, si sono evoluti in sequenza, dalle funzioni di base dei primi vertebrati (sistema parasimpatico) alla più recente complessità dei mammiferi (sistema simpatico) e dei primati.
LE RISPOSTE ALLO STRESS
Sotto stress il SNA attiva per proteggerci una complessa risposta neurochimica, che si sviluppa in sequenza secondo lo sviluppo evolutivo del sistema: dal ramo più moderno a quello più antico. Se il Sociale non funziona, o non ha funzionato in passato, il sistema passerà naturalmente al ramo Simpatico (lotta-fuga). Se nemmeno questo funziona, il sistema passerà alla sua opzione più primitiva, quella Parasimpatica (immobilità-dissociazione).
Il che vuol dire che quando un essere umano è sottoposto ad una condizione di stress la prima reazione è quella più evoluta, cercare il coinvolgimento relazionale e sociale nel tentativo di risolvere il problema, se questa risposta fallisce vengono provate altre strategie più antiche, quella difensiva di attacco o di protezione, e infine la più primitiva di tutte, il collasso (come ad esempio lo svenimento) e la dissociazione.
Ognuna delle branche del SNA ha funzioni normali e risposte da stress. Le funzioni normali sono quelle operazioni involontarie di tutti i giorni attivate per sostenere il corpo e assicurargli la sopravvivenza; le risposte allo stress sono capacità supplementari che sono involontariamente attivate solo in caso di novità o minaccia.
Normalmente la persona è in grado di muoversi naturalmente attraverso l’intero spettro del suo SNA, senza fissazioni in uno stato piuttosto che un altro. Gli stadi fluiscono e si scambiano ritmicamente in base agli stimoli presenti e alle sequenze biologiche come i ritmi sonno-veglia, la digestione e i processi legati alla sessualità.
Ma in situazioni traumatiche o di stress prolungato, quando le condizioni superano le capacità di auto-regolazione della persona, questa può perdere in modo cronico l’equilibrio tra le diverse branche del sistema nervoso autonomo e rimanere “bloccata” in una risposta allo stress. Come avere difficoltà a relazionarsi, sentirsi agitata e irritabile, o al contrario apatica, se il sistema ha dovuto ripiegare sulla sua parte più primitiva.
Le nostre risposte allo stress sono molteplici e variegate e non solo una, come invece appare nell’immaginario comune in cui una persona stressata è di solito raffigurata come piena di pensieri, ansiosa e nervosa. Una persona bloccata in una risposta allo stress parasimpatica potrebbe essere, al contrario, estremamente placida.
Queste condizioni comportano uno squilibrio importante nella fisiologia dell’intero organismo e la comparsa di sintomi dalla natura apparentemente scollegata che riguardano il piano sia fisico, che comportamentale, emozionale e cognitivo.
Un’alta percentuale di problemi di salute riguardano lo squilibrio del SNA, inclusi i disturbi del sistema immunitario, i problemi di deficit dell’attenzione, i sintomi psicosomatici, i disturbi post traumatici da stress e altro.
IL SISTEMA NERVOSO SOCIALE E LA SALUTE
Il sistema nervoso sociale è la più alta risorsa dell’intero sistema nervoso.
Quando siamo in grado di essere in relazione con l’esterno, in modo sano ed equilibrato, allora nessuna delle nostre risposte allo stress è attivata. Quando non siamo sotto stress, in uno stato difensivo, quello che succede è che tutte le funzioni biologiche del nostro corpo possono svolgersi in modo ottimale, il nostro sistema immunitario è più forte, e così il nostro sistema ormonale, digerente, cardiovascolare, respiratorio, linfatico, tegumentario, muscolo-scheletrico e riproduttivo.
L’energia del nostro corpo allora si muove verso la salute, la crescita e la rigenerazione.